di Dolores Turchi | pubblicato da Newton Compton
venduto da Oceanon
Le origini dei riti ancestrali tramandati nei secoli e l’influenza degli antichi culti dionisiaci Quando si parla del carnevale si pensa al divertimento e alla trasgressione. La maschera produce da sempre un alter ego, richiama una magia che fa regredire nel tempo risvegliando nell’inconscio il contatto con l’invisibile: una sorta di stato alterato della coscienza. In effetti questa festa ha un retaggio antico, con celebrazioni fortemente legate al dio Bacco, e prima ancora alla sua versione greca, Dioniso. Resti di queste celebrazioni si sono mantenuti in varie località della Sardegna, e questo libro li esamina nel loro insieme in relazione alla gestualità delle maschere, all’abbigliamento e agli strumenti tradizionali che portano con sé. Ne emerge un’eredità immateriale, a volte spettacolare, che affonda le sue radici in tempi lontani. I riti spettacolari, tra suoni di campanacci e archetipi millenari nell’isola più misteriosa del mediterraneo Tra le tradizioni da scoprire: • sos colonganos e s’urtzu • la maschera di Cuglieri • la maschera di Neoneli • ad Ardauli risorgono le vecchie maschere • l’importanza dell’edera • il fuoco di S.Antonio e i carri navali di Torpè • l’impianto della vigna • il fantoccio • il bue muggente • su battileddu
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