di Thor Hanson | pubblicato da Il Saggiatore
venduto da Oceanon
È fatta di semi la piccola flotta che si solleva da un soffione, trasportata dal vento. Da un seme è ricavato il cotone di camicie e magliette, e il caffè che beviamo ogni mattina. Sono semi i cereali del pane, i legumi, il riso e il cacao. È un semino d'acero la piccola elica che cade dai rami, posandosi al suolo in un lento turbinio. E da un seme, smarritosi da millenni nel terreno, potrebbe un giorno nascere un fiore. Il mondo è fatto di semi. Sono l'elemento più importante della nostra alimentazione e del nostro abbigliamento, e si legano in modo indissolubile all'immaginario e alla storia degli esseri umani. Milioni di anni fa, la nostra ossatura si è modificata per consentirci di rompere gusci e masticarne il contenuto; proprio per questo, oggi, vediamo in ogni volto il volto di un mangiatore di semi. Come metafora di avvenire, crescita e vita, i semi fanno parte del sistema simbolico di tutte le religioni. La ricerca di pepe e noce moscata ha dato impulso alle grandi scoperte geografiche e agli scambi culturali sulla via delle spezie, mentre il seme del cotone ha fatto germogliare la prima rivoluzione industriale. Il destino delle nazioni è dipeso, fin dai tempi dell'antica Roma, da una piantina originaria del Medio Oriente: il grano. Se sono così importanti per noi è proprio perché sono un piccolo miracolo dell'evoluzione. Un albero, ha scritto Bruno Munari, è l'esplosione lentissima di un seme: il risultato di un'opera ingegneristica di stupefacente complessità che da un minuscolo organo inerte giunge alle più maestose manifestazioni della natura. Thor Hanson ci guida con sguardo analitico e contagiosa meraviglia lungo questo percorso, grazie a informazioni tratte dalla biologia, dalla paleontologia e dalla storia umana. E mostra come i semi siano autentiche macchine del tempo biologico, che recano le tracce di millenni di adattamento naturale: osservarli da vicino significa comprendere il nostro bisogno di nutrimento ed estasi, il nostro desiderio di dolcezza e bellezza; significa connettere le sfide più urgenti dell'ecologia alle origini remote e misteriose della vita.